giovedì 26 dicembre 2013

Recensione: Rayman Legends (PS Vita)


La Radura dei Sogni è in pericolo...di nuovo!

Per i videogiocatori che come me hanno avuto il piacere di giocare alla prima playstation (e non solo), non possono restare indifferenti davanti alla parola Rayman, platform storico che, dopo anni, nel 2011 è stato ripresentato al grande pubblico sempre da Ubisoft con Rayman Origins e accolto in maniera particolarmente positiva sia dall'utenza che dalla critica. Rayman Legends riprende le ottime meccaniche dell'Origins aggiungendo delle chicche in più, che andremo a vedere successivamente. Dal punto di vista della trama, essa è molto semplice: liberare i teens (creaturine amiche di Rayman & co.) prigionieri all'interno dei livelli e cacciare dalla Radura dei Sogni i dark teens. Sebbene la trama non sia delle più complesse, il gioco punta a tutt'altro, ovvero al gameplay e alla grafica vivace e colorata.


Single player

La struttura principale del gioco è suddivisa in dipinti, dove per accedere alle varie modalità, mondi e livelli dovremo saltare al loro interno; durante il corso di questi ultimi bisognerà salvare i teens per sbloccare quelli successivi e in aggiunta raccogliere i lum (creature da raccogliere sotto forma di punti), utili per sbloccare nuovi personaggi giocabili. Alla fine di ogni livello verranno assegnate delle coppe (bronzo, argento e oro) secondo due categorie: il numero di teens salvati e il numero di lum presi, per un totale di sei coppe ottenibili per livello. Alla fine di ogni mondo vi sarà da sconfiggere un boss evocato da uno dei dark teens che hanno invaso la radura dei sogni.
Una delle novità più importanti introdotte nella serie è sicuramente stata l'introduzione dell'utilizzo di Murfy (una pseudo fatina già presente in passato durante la serie) tramite touch screen, permettendo di aiutare un eventuale amico in cooperativa o un pg predefinito controllato dalla CPU a superare ostacoli altrimenti insormontabili senza il suo ausilio; questi livelli sono sia presenti tra i livelli della storia, sia in una sezione a parte denominata "sfide di Murfy", a differenza che in questi ultimi una volta superati permetteranno di sbloccare ulteriori personaggi giocabili. Altra novità introdotta sono i livelli musicali, ovvero stage speciali alla fine di ogni mondo dove giocheremo in sintonia con la musica di sottofondo, dandoci la sensazione ad ogni salto e movimento di essere in sincronia con la musica; insomma un'idea originale nonchè divertente che dà un pizzico di innovazione agli ormai classici livelli dei platform.
Anche qui come in Origins (a dire il vero lì erano ninfe) sono presenti le principesse, che una volta salvate potranno essere sbloccate, permettendoci di vestirne i panni sia in single che in multiplayer. Al di fuori dei classici livelli, man mano che si procede, si sbloccheranno anche i livelli invasione: presenti inizialmente sulle versioni di tutte le piattaforme dal giorno d'uscita tranne che su PS Vita, son stati resi disponibili per quest'ultima tramite download dal PSN dal 26 novembre. Essi, a differenza dei livelli normali, richiedono al giocatore di correre velocemente alla fine del livello entro un determinato tempo prima che i teens volino via, perdendo in caso di fallimento l'occasione di salvare questi ultimi e guadagnare le coppe annesse.
Ad ogni modo finora ho accennato spesso a Rayman Origins e in merito ho una buona notizia da dare sia a chi non avesse avuto il piacere di giocarlo sia a chi l'ha già giocato: all'interno vi è una sezione dedicata contenente la quasi totalità dei livelli (credo ne manchino giusto un paio) di Origins, sbloccabili tramite i grattafortuna ottenuti dopo la fine di ogni livello e mondo; i livelli in questione sono stati leggermente rivisitati per adattarsi alle nuove meccaniche del Legends, come ad esempio l'aumentato numero di teens al loro interno (che in Origins erano due o tre a seconda del livello mentre in Legends sono tre o dieci).


Multiplayer

Il comparto multiplayer permetterà di cimentarci in modalità competitive e cooperative, sia online che in locale.
L'unica modalità online comprende delle sfide giornaliere e settimanali proposte dai programmatori, che, a seconda del giorno o della settimana, ne proporranno diverse (quindi una al giorno e una a settimana), spingendoci a scalare le classifiche mondiali e ricompensandoci con le corrispettive coppe (bronzo, argento, oro e diamante) a seconda del risultato ottenuto e lum; qualora vi voleste mettere alla prova in sfide più impegnative, una volta avanzati un minimo nel gioco si potranno sbloccare, in aggiunta alle sempre presenti sfide normali, le sfide giornaliere e settimanali estreme, che offriranno oltre ad un maggiore livello di difficoltà anche una ricompensa maggiore in termini di lum.
In wireless locale invece potremo giocare con un amico e affrontare tutti i livelli della storia inclusi quelli invasione, affrontare le sfide giornaliere e settimanali (non estreme) online insieme, oppure farsi una partita a Kung Foot, una modalità simile al calcio dove dovremo cercare di colpire la palla con i nostri personaggi e portarla nella porta dell'avversario per fare goal.
Purtroppo non mi è stato possibile giocare in wireless locale, quindi mi esprimerò sulle sfide online: inizialmente divertenti e interessanti dal punto di vista competitivo, ci si renderà conto che andando avanti con i giorni e le settimane la struttura delle sfide è simile alle precedenti, ma d'altro canto c'è da dire che non ci si può aspettare che i programmatori creino di volta in volta livelli sempre totalmente nuovi.


Gameplay

Il gameplay riprende le ben oliate meccaniche di Rayman Origins, aggiungendo una grossa novità: l'utilizzo di Murfy tramite touch screen. Prima di iniziare è bene ricordare ancora una volta che Murfy è un personaggio secondario prettamente di supporto che aiuta il personaggio giocante in varie maniere, dal superare determinati ostacoli, a distrarre i nemici facedogli il solletico oppure per prendere più lum. Sebbene sia un'aggiunta molto interessante e in linea di massima ben integrata all'interno dei livelli, c'è da fare un grosso appunto riguardo l'IA del computer: se si affronteranno i livelli che richiedono la vostra presenza come Murfy (e quindi l'utilizzo del touch screen) e ad usare il pg principale non è un'altra persona, il controllo del pg sarà gestito dall'IA della CPU, che purtroppo non essendo stata sviluppata con adeguata cura, in numerose occasioni ne causerà la morte a meno che non eseguiremo col touch screen le esatte mosse previste dai programmatori e a cui l'IA era pronta a rispondere, causando a volte un pò di frustrazione, ma nulla che qualche tentativo in più non possa risolvere. Infine, una menzione particolare va ai livelli musicali: progettati molto bene, mostrano una notevole cura, comprovata dal fatto che eseguendo tutti i salti e azioni al tempo giusto ci sembrerà davvero di andare a ritmo di musica!
Per quanto riguarda la difficoltà in generale si attesta su livelli medi, di tanto in tanto bisognerà ripetere determinate sezioni, ma più che spesso sarà dovuto o a causa dell'IA nei livelli con Murfy, oppure per raggiungere qualche teen nascosto o in una posizione insolita. Ad ogni modo difficilmente accadrà di dover ripetere una sezione in quanto ostica dal punto di vista platform, ad eccezione forse di qualche livello tra quelli finali.


Comparto tecnico

Graficamente il gioco è ad alti livelli, d'altronde tra l'eccellente lavoro svolto congiuntamente dagli artisti Ubisoft e dal motore Ubi Art Framework con i suoi colori, disegni, animazioni e la luminosità valorizzata dallo schermo OLED di PS Vita non poteva essere altrimenti. Come già accennato, i ragazzi della Ubisoft hanno dimostrato ancora una volta il loro talento con disegni puliti e molto colorati che renderanno il gioco visivamente apprezzabile sia a grandi che piccini. I livelli appaiono sempre con colori vivaci, dimostrando anche una particolare cura in ogni loro disegno. Per quanto concerne la colonna sonora anche qui è impossibile non apprezzare le musiche particolarmente ispirate e originali che ci accompagneranno per tutto il gioco, soprattutto quelle presenti nei livelli musicali, rendendoli unici grazie ad un'eccellente compenetrazione tra gameplay e musica.


Conclusioni

Rayman Legends è sicuramente un gioco di ottima fattura sotto quasi tutti gli aspetti, dalla grafica cartoonesca particolarmente curata al gameplay e musiche ben amalgamate fra loro. L'unica nota negativa va alle fasi gameplay in single player che richiedono il nostro intervento nei panni di Murfy, dove ci ritroveremo ad aiutare un'intelligenza artificiale spesso approssimativa che ci costringerà più di una volta a dover ripetere determinate sezioni di livello nonostante non siano necessariamente ostiche.

Voto:
9



Sezione Trofei

Il gioco non presenta particolari difficoltà quanto all'ottenimento dell'80% dei trofei, gli unici ostacoli che potranno ostacolarvi nella corsa al platino saranno fondamentalmente tre, ovvero:
1) Ottenere una coppa diamante nelle sfide online: ciò comporta classificarsi nell'1% della classifica mondiale, quindi ad esempio su 1000 persone che avranno affrontato quella sfida solo i primi 10 potranno essere candidati a vincere la coppa diamante. Se ci si impegna si può ottenere, è difficile, ma non impossibile.
2) Raccogliere 1000000 di lum: un pò lungo, ma non ostico.
3) Raggiungere l'ultimo livello di miticaggine (livello 11): il trofeo che richiede più tempo di tutti. La miticaggine sale a seconda dei punti guadagnati con i trofei (valgono sia quelli guadagnati online che offline): 50 per coppa diamante, 10 per coppa oro, 5 per coppa argento e 1 per coppa bronzo. Il vero problema è che anche se avrete preso tutti i teens del gioco completando ogni livello, le coppe ottenibili in single player saranno terminate, quindi dovrete fare tutte le sfide online finchè non raggiungerete il traguardo, cosa che richiederà molto tempo, a meno che non siate particolarmente dotati e prendiate spesso coppe diamante.

Difficoltà platino:
8

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