martedì 14 giugno 2016

Prime impressioni su Resident Evil 7

Usiamo preziose ore di lavoro ma, come i lettori sapranno, sono sempre stato un fan sfegatato della saga di Capcom (facilmente deducibile dal fatto che gran parte delle mie recensioni sono dedicate a questo franchise). Eccoci quindi a commentare il trailer di Resident Evil 7 uscito poche ore fa durante la conferenza E3.

Intanto ho apprezzato moltissimo la scelta di rimanere sul vago riguardo il titolo del gioco presentato, difatti non era facile capire di cosa si stesse parlando. Poteva essere un nuovo capitolo di Silent Hill, oppure un horror game alla 'Outlast' o qualcosa di completamente nuovo, tuttavia credo che in pochi si aspettassero un atmosfera simile per un gioco appartenente alla saga di Chris Redfield e Jill Valentine. Le immagini mostrate descrivono una realtà rurale dell'America dei giorni nostri (come confermato sullo stesso sito della Capcom) e pongono l'accento sull'angoscia e il decadimento, con frequenti momenti dove vediamo carne in putrefazione e in genere elementi marcescenti. Le immagini si susseguono velocemente e i pochi(ssimi) accenni di trama sono ridotti ad un "She's back!!" e ad alcune silhouette in penombra di un uomo in una sedia a rotelle. Per evitare spoiler non esporrò le mie idee al riguardo. 

Purtroppo non viene mostrato niente in termini di gameplay ma il poco visto sta dividendo in due il mondo videoludico: chi da una parte gioisce per la nuova direzione che sembra abbia preso, chi invece dice che gli sviluppatori abbiano snaturato la natura di Resident Evil. Ciò secondo me è dovuto all' "imbastardimento" che abbiamo subito con gli ultimi capitoli. E' inutile ricordare che le atmosfere dei vari 4,5,6 fossero assai più leggere e marcatamente più action, d'altra parte ora Capcom potrebbe sollevare obiezioni perchè per anni il pubblico videoludico urlava a gran voce un ritorno alle origini o quantomeno un maggiore accento sull'aspetto horror della saga. Ora che hanno accontentato le masse, queste si rivoltano contro perchè è troppo horror. Diciamo che potrei trovarmi daccordo con questa presa di posizione. Resident Evil è nato come 'survival horror' dove il giocatore si trova si in situazioni cariche di tensione, ma ha a disposizione i mezzi per sopravvivere (per quanto scarsi) e si è sempre trattato di un approccio più esplicito, con mostri che sfondano finestre e si rialzano se abbattuti. Ben lontano quindi da quello che il trailer sembra suggerire. 

D'altra parte, è da riconoscere il coraggio che hanno avuto nel dare una sterzata così netta al franchise, che da troppo tempo proponeva situazioni da film blockbuster statunitense dimenticandosi di ciò che fu all'inizio. La data di uscita tutto sommato vicina per fortuna dovrebbe indicare che nei prossimi giorni o settimane avremo altro materiale su cui parlare, intanto per ora non nego di essere veramente eccitato come non lo ero da mesi e non vedo l'ora di vedere che cosa abbiano in serbo gli sviluppatori di quella che, tra alti e bassi, rimane comunque un punto fermo di centinaia di videogiocatori sparsi per il mondo.

Infine per chiunque non avesse avuto modo di vederlo, lascio sotto i due trailers sin'ora disponibili.


AGGIORNAMENTO: i fortunati possessori di un abbonamento PS Plus sono stati in grado di giocare alla demo del titolo e a quanto leggo un buon 50% dei fan affermano di trovarsi di fronte all'ennesimo clone di Outlast. Gli spezzoni di gameplay mostrano la possibilità di brandire un'accetta o di usare un proprio dito (non si sa bene con che scopo) per interagire con l'ambiente circostante. Confermata anche la visuale in prima persona che (con l'eccezione dei trascurabili Gun Survivor per PSX e PS2) vede il suo ingresso nel franchise. Infine sta facendo storcere il naso l'enfasi posta sull'aspetto VR che il titolo avrà nella sua versione PS4. In sintesi sembra che la caratteristica snaturante del titolo sia più  profonda di quanto precedentemente affermato, tuttavia è inutile mandare al macello tutto prima di aver avuto modo di tastare con mano il prodotto. Ci si riserva quindi in futuro di commentare ulteriormente la situazione (magari chiudendola in bellezza con una gran recensione)!

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