Uscito 5 anni fa, ai tempi in cui la Capcom si degnava ancora di rilasciare qualche gioco un pò più di nicchia senza investire solo nelle botti sicure, Megaman Starforce per Nintendo DS rappresenta il seguito spirituale della saga ruolistica dedicata al "Blue Bomber", ossia Megaman Battle Network.
L'antenato ha accompagnato per quasi ogni anno la vita del Gameboy Advance, riscuotendo un discreto successo attraverso i giochi e le serie Anime ad esso dedicate.
Vediamo un pò quindi cosa ha fatto la Capcom per rinnovare la serie e farla approdare sulla console Nintendo a due schermi.
Il protagonista, Geo Stelar, vive con sua madre nella cittadina di Echo Ridge, conducendo una vita solitaria priva di amicizie o relazioni esterne a causa del trauma ricevuto dalla scomparsa del padre.
A irrompere nella vita di Geo sarà un alieno del pianeta FM, Omega-Xis detto anche Mega, che in cambio di informazioni sul padre userà il corpo di Geo per combattere gli invasori del suo pianeta natale.
Notiamo subito che la grafica è rimasta pressocchè identica agli episodi per GBA, con i soliti (e comunque sempre apprezzati) sprites 2D e la visuale isometrica che ha da sempre caratterizzato questi titoli. Le animazioni, sebbene abbastanza limitate, riescono comunque ad accompagnare bene la storia senza grossi intoppi e con un discreto coinvolgimento, sebbene l'eccessivo riutilizzo degli stessi sprites per alcuni NPC possa alla lunga stancare.
Ogni luogo che andremo a visitare vanterà di due parti, o sezioni: quella del mondo reale esplorabile tramite Geo, e quella del mondo EM esplorabile tramite Megaman. Basterà infatti premere il tasto Y per permettere al protagonista di vedere il mondo "parallelo" e di trasformarsi in Megaman attraverso specifici portali, i "Wave-Hole". Anche appositi oggetti che compongono il mondo esterno potranno rivelare dei "Wave-Hole", così da poter essere esplorati in cerca di oggetti e nemici da affrontare.
La vera differenza grafica, che comporta anche diverse novità a livello di gameplay, si trova nei combattimenti. Infatti, all'interno di essi sia Megaman che i suoi avversari sono tutti realizzati in un buon 3D con effetto cel-shading, gradevole scelta artistica che riesce anche a dividere efficacemente le fasi esplorative con quelle di battaglia.
Ed è proprio nelle battaglie che notiamo il più grosso punto di divario rispetto alla saga Battle Network. Abbandonata la visuale laterale con una griglia 6x3 (divisa in 3x3 tra protagonista ed avversari), i combattimenti di Starforce vengono visti attraverso una visuale frontale, con il protagonista che può muoversi orizzontalmente in 3 spazi ed i nemici in uno spazio 3x4.
La limitata mobilità d'attacco di Megaman viene compensata da un nuovo sistema di agganciamento, grazie al quale premendo la freccia in basso sarà possibile mirare i nemici e raggiungerli automaticamente nel caso stessimo utilizzando un attacco a corto raggio (come una lama ad esempio).
Sebbene questa scelta tolga un pò di spessore ai combattimenti, essi risultano sempre molto gradevoli e mai ripetitivi grazie alla grandissima quantità di attacchi sbloccabili lungo l'avventura.
Il gioco infatti risveglierà in parte la nostra anima da collezionisti, invogliandoci a trovare nuovi nemici per ottenere le rispettive Battle-Card utilizzabili in combattimento, passando da quelle più comuni fino a carte veramente rare che permettono di sbarazzarsi in maniera devastante dei nemici in pochi secondi.
Se questo non bastasse grazie alla Wifi Connection è possibile scambiare le Battle Cards con i propri amici, permettendo inoltre in questo modo di ottenere attacchi non disponibili nella propria versione del gioco. Il titolo è infatti stato pubblicato in 3 versioni differenti: Leo, Dragon e Pegasus, ognuna delle quali vanta di una trasformazione esclusiva per il protagonista.
Il comparto audio presenta musichette carine ma che nelle lunghe sessioni possono stancare, fino al diventare quasi fastidiose. Questo probabilmente perchè si tratta di "tunes" sempre a livello GameBoy Advance, senza sfruttare minimamente le risorse che il DS ha da offrire.
Nel complesso Megaman Starforce si rivela un buon gioco di ruolo, con una storia abbastanza coinvolgente (che funge anche da presentazione per i vari protagonisti in vista dei due episodi successivi) ed un gameplay un pò ripetitivo ma che non annoia.
I fan della saga Battle Network dovrebbero comprarlo ad occhi chiusi, mentre per coloro che ancora non si sono mai cimentati in un'avventura del genere questo titolo potrebbe rappresentare un buon punto d'inizio.
Voto: 7/10
L'antenato ha accompagnato per quasi ogni anno la vita del Gameboy Advance, riscuotendo un discreto successo attraverso i giochi e le serie Anime ad esso dedicate.
Vediamo un pò quindi cosa ha fatto la Capcom per rinnovare la serie e farla approdare sulla console Nintendo a due schermi.
Il protagonista, Geo Stelar, vive con sua madre nella cittadina di Echo Ridge, conducendo una vita solitaria priva di amicizie o relazioni esterne a causa del trauma ricevuto dalla scomparsa del padre.
A irrompere nella vita di Geo sarà un alieno del pianeta FM, Omega-Xis detto anche Mega, che in cambio di informazioni sul padre userà il corpo di Geo per combattere gli invasori del suo pianeta natale.
Notiamo subito che la grafica è rimasta pressocchè identica agli episodi per GBA, con i soliti (e comunque sempre apprezzati) sprites 2D e la visuale isometrica che ha da sempre caratterizzato questi titoli. Le animazioni, sebbene abbastanza limitate, riescono comunque ad accompagnare bene la storia senza grossi intoppi e con un discreto coinvolgimento, sebbene l'eccessivo riutilizzo degli stessi sprites per alcuni NPC possa alla lunga stancare.
Ogni luogo che andremo a visitare vanterà di due parti, o sezioni: quella del mondo reale esplorabile tramite Geo, e quella del mondo EM esplorabile tramite Megaman. Basterà infatti premere il tasto Y per permettere al protagonista di vedere il mondo "parallelo" e di trasformarsi in Megaman attraverso specifici portali, i "Wave-Hole". Anche appositi oggetti che compongono il mondo esterno potranno rivelare dei "Wave-Hole", così da poter essere esplorati in cerca di oggetti e nemici da affrontare.
La vera differenza grafica, che comporta anche diverse novità a livello di gameplay, si trova nei combattimenti. Infatti, all'interno di essi sia Megaman che i suoi avversari sono tutti realizzati in un buon 3D con effetto cel-shading, gradevole scelta artistica che riesce anche a dividere efficacemente le fasi esplorative con quelle di battaglia.
Ed è proprio nelle battaglie che notiamo il più grosso punto di divario rispetto alla saga Battle Network. Abbandonata la visuale laterale con una griglia 6x3 (divisa in 3x3 tra protagonista ed avversari), i combattimenti di Starforce vengono visti attraverso una visuale frontale, con il protagonista che può muoversi orizzontalmente in 3 spazi ed i nemici in uno spazio 3x4.
La limitata mobilità d'attacco di Megaman viene compensata da un nuovo sistema di agganciamento, grazie al quale premendo la freccia in basso sarà possibile mirare i nemici e raggiungerli automaticamente nel caso stessimo utilizzando un attacco a corto raggio (come una lama ad esempio).
Sebbene questa scelta tolga un pò di spessore ai combattimenti, essi risultano sempre molto gradevoli e mai ripetitivi grazie alla grandissima quantità di attacchi sbloccabili lungo l'avventura.
Il gioco infatti risveglierà in parte la nostra anima da collezionisti, invogliandoci a trovare nuovi nemici per ottenere le rispettive Battle-Card utilizzabili in combattimento, passando da quelle più comuni fino a carte veramente rare che permettono di sbarazzarsi in maniera devastante dei nemici in pochi secondi.
Se questo non bastasse grazie alla Wifi Connection è possibile scambiare le Battle Cards con i propri amici, permettendo inoltre in questo modo di ottenere attacchi non disponibili nella propria versione del gioco. Il titolo è infatti stato pubblicato in 3 versioni differenti: Leo, Dragon e Pegasus, ognuna delle quali vanta di una trasformazione esclusiva per il protagonista.
Il comparto audio presenta musichette carine ma che nelle lunghe sessioni possono stancare, fino al diventare quasi fastidiose. Questo probabilmente perchè si tratta di "tunes" sempre a livello GameBoy Advance, senza sfruttare minimamente le risorse che il DS ha da offrire.
Nel complesso Megaman Starforce si rivela un buon gioco di ruolo, con una storia abbastanza coinvolgente (che funge anche da presentazione per i vari protagonisti in vista dei due episodi successivi) ed un gameplay un pò ripetitivo ma che non annoia.
I fan della saga Battle Network dovrebbero comprarlo ad occhi chiusi, mentre per coloro che ancora non si sono mai cimentati in un'avventura del genere questo titolo potrebbe rappresentare un buon punto d'inizio.
Voto: 7/10
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