Recensione: Castlevania: Lords of Shadow 2 (PC)

Drake, Dracul, Dracula, sono solo alcuni dei nomi del Principe delle Tenebre. Storico antagonista della serie Castlevania diventato l'unica speranza dell'umanità e per il bene di prevalere nell'ultimo capitolo della saga targato MercurySteam. Scopriamo insieme se questo attesissimo sequel è all'altezza del primo capitolo.


Storia

Recensione Lords of Shadows 2 - DraculaLa storia di LoS 2 inizia proprio dove ci eravamo lasciati con la fine del primo capitolo. Gabriel Belmont era riuscito, sacrificando tutto quello che amava e la sua stessa umanità, ad impedire l'avvento di Satana sulla Terra e a sventare i malefici piani della Morte, che è rappresentata nei panni di Zobek. Condannato a vivere per l'eternità con il rimorso di aver ucciso la propria moglie, il prescelto di Dio comincia a nutrire rancore nei confronti del suo vecchio ordine, scatenando la propria ira sull'umanità, diventando Dracula il Principe delle Tenebre. A questo punto la storia si incrocia con il capitolo uscito su 3DS, in seguito anche su XboxLive e PSNetwork, dove si scopre l'esistenza di un figlio di Gabriel, che la moglie partorì in segreto con l'aiuto della Confraternita della Luce, mentre il marito affrontava una missione per l'ordine. Trevor Belmont, cresce preparandosi allo scontro con il padre, ma fallisce venendo ucciso dallo stesso padre, che venuto a sapere della vera identità del figlio tenta di riportarlo in vita con il potere del suo sangue. Il ragazzo rinascerà solo qualche anno dopo sotto forma di vampiro e prendendo il nome di Alucard. Grazie ai suoi nuovi poteri sconfigge il padre, ponendo fine al suo regno di terrore. Giungiamo così ai giorni nostri, quando Dracula torna in vita e viene ritrovato proprio da Zobek, che gli chiede di unire le loro forze per impedire il ritorno di Satana, in cambio egli promette di porre fine alle sofferenze di Gabriel togliendogli definitivamente la vita.
La serie di MercurySteam con questo secondo capitolo si avvicina molto alla narrativa dei primi capitoli della saga, riproponendo la storia lotta tra la casata della famiglia Belmont e Dracula, dopo averci raccontato la genesi del Principe delle Tenebre.

Pad alla mano

Immagine di gameplay
Il gameplay riprende, ed evolve, le meccaniche viste nel precedente capitolo. La struttura è quella di un action tridimensionale dove il protagonista si affiderà a dei brevi quick time event per finire i suoi avversari. Questa volta non impersoneremo Gabriel, guerriero della Luce, ma Dracula, comportando delle modifiche inevitabili nei poteri del personaggio. Se nel primo capitolo potevamo fare affidamento sui poteri della Luce e dell'Oscurità, adesso questi lasceranno il posto al potere del Vuoto e quello del Caos. Tali corrisponderanno a due rispettive armi, la spada del Vuoto e gli artigli del Caos, che andranno ad alternarsi all'arma base, la frusta dell'Ombra. La prima permetterà al protagonista di assorbire energia vitale dai suoi avversari, mentre gli artigli di scardinare qualsiasi armatura aumentando la potenza dei colpi del vampiro. Queste caratteristiche faranno sì che le armi vengano alternate non solo per incrementare i colpi a disposizione del protagonista, ma anche per sfruttarne i bonus in combattimento. La quantità delle combo a disposizione aumenteranno grazie a un sistema di evoluzione del personaggio, che permetterà ai giocatori di decidere, in base ai punti guadagnati, quali nuovi attacchi sbloccare. Oltre alle armi Dracula potrà fare affidamento alle diverse abilità che man mano recupererà con il proseguire della storia. Sarà così possibile diventare nebbia per sfuggire alle morse dei nemici o evitare all'ultimo secondo un colpo, che sarebbe impossibile parare o schivare. Il sistema di combattimento è molto più veloce e meno macchinoso rispetto al precedente capitolo, rendendo gli scontri divertenti e meno frustranti. Purtroppo, però, tutte queste abilità renderanno il Principe delle Tenebre un avversario troppo forte per i nemici, che a un livello di difficoltà medio, cadranno senza riuscire a portare danni rilevanti una volta padroneggiate tutte le meccaniche. Esistono anche degli oggetti che possono essere usati in combattimento, come il medaglione del drago, utile ad evocare un potente drago che sbaraglierà tutti i nemici nell'area nel giro di pochi secondi.
Ma il gioco non va avanti solo con i combattimenti, anzi. In questo capitolo si è deciso di dare una maggiore importanza alla fase esplorativa, cercando forse di riprendere lo stile dei vecchi Castlevania. La struttura a missioni del primo capitolo lascia il posto ad un mondo intero da esplorare, suddiviso in due ambientazioni. Il protagonista si muoverà nell'area del suo castello in due dimensioni temporali, nel passato e nel presente. In particolare in quest'ultima ambientazione il castello medievale avrà lasciato il posto ad una città moderna. Queste fasi di esplorazione si trasformeranno spesso in sezioni da platform game, trovandoci a dover saltare da una piattaforma a un'altra o a scalare delle pareti, sfruttando tutti i poteri del nostro protagonista. Purtroppo queste sezioni, sebbene aggraziate da animazioni più fluide rispetto al passato, ancora non riescono a coinvolgere e portano in certi momenti alla frustrazione quando ci troveremo a cadere per dei salti che sembrano essere semplicissimi. Ma la vera nota dolente arriva nell'ultima variante di gameplay: le fasi stealth. Queste ultime costringono il giocatore ad evitare lo scontro diretto con determinati nemici, risolvendo determinato puzzle per trovare la migliore strada o combinazione di poteri per andare avanti. Tali fasi spezzano troppo il ritmo del gioco e sembrano realizzate senza una particolare cura e spesso si limiteranno a dover usare la trasformazione in topo del protagonista per trovare la via alternativa migliore.

Aspetto tecnico

Tenendo presente che la versione da me giocata era quella su Steam per PC, graficamente il gioco ripropone il motore del precedente capitolo, con una maggiore cura nel dettaglio dei personaggi principali e nelle loro espressioni. Il cambiamento si nota dal punto di vista artistico. In LoS 2 la scala cromatica tende a richiamare spesso il colore rosso sangue, cosa sensata essendo quest'ultimo la fonte di energia del nostro protagonista. Ma è proprio nella realizzazione del sangue che spesso ci viene da storcere il naso nel vedere delle texture poco dettagliate o strani movimenti del fluido rosso. L'intera produzione ha assunto toni più dark, passeremo da scenari evocativi e luminosi del primo LoS, ad ambientazioni più scure e sopratutto dove prevale la notte, d'altronde controlliamo il Principe delle Tenebre. Le animazioni di Gabriel sono abbastanza fluide, ma in alcuni momenti mi è capitato che il personaggio si incastrasse negli elementi dello scenario. Difetti probabilmente imputabili alla struttura maggiormente libera nell'esplorazione, ma che potevano essere risolti con un po' più di attenzione da parte del team di sviluppo.

Tiriamo le somme

Artwork del gioco
In conclusione Castlevania è un ottimo action game e MercurySteam va lodata per aver tentato di cambiare, pur avendo una base solida che le avrebbe permesso di pubblicare più o meno lo stesso gioco narrando semplicemente il seguito della storia. La longevità è assicurata dalle quasi 15 ore di gioco totali, per portare a termine la storia principale, ma che possono aggirarsi intorno alla ventina se si vuole esplorare nel dettaglio tutta l'ambientazione di gioco, potenziare al massimo il personaggio e scoprire tutti i segreti. Infatti, ad allungare la longevità ci sono anche le sfide del Kleidos. La narrativa è meno affascinante del primo capitolo e in alcuni momenti ci capiterà di immaginare in anticipo come si evolveranno gli eventi, ma tutto sommato è godibile e non priva di colpi di scena. In definitiva, ne consiglio l'acquisto sicuro a tutti coloro abbiano giocato al primo LoS per vedere come si concludono le vicende di Dracula e della sventurata famiglia Belmont.

Voto:
8

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