sabato 24 marzo 2012

Game Over: Ghost Trick - Detective Fantasma (Nintendo DS)

E' opinione comune che la grande N da sempre si dedichi a rendere l'esperienza videoludica il più aperta e originale possibile, tale politica include le console da essa prodotte, ma soprattutto i titoli pubblicati e questo gioco ne è uno splendido esempio.

Dagli stessi creatori della serie di successo "Ace Attorney" ecco un titolo che non sembra appartenere a nessun genere di videogiochi. Ghost Trick (GT da ora in avanti) si presenta infatti come un avventura grafica ma con elementi tipici dei puzzle-game o rompicapo, oltre a una mole impressionante di dialoghi. E sono proprio quest'ultimi a renderlo, unitamente alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi, uno dei migliori titoli che abbia avuto il piacere di giocare e finire.

La storia parte in maniera semplice ma efficace con… la vostra dipartita. Siete un’anima che è appena stata strappata alla vita e accanto a voi c’è quello che con ogni probabilità era il vostro corpo. Disorientati e confusi assistete a un’altra scena: una ragazza dai capelli rossi sta per essere barbaramente uccisa da un sicario, voi capite che non potete starvene con le mani in mano e in vostro soccorso giunge… una lampada! Essa vi “parlerà” e vi illustrerà in breve la situazione, ossia che voi siete morti ma che soprattutto avete appena ottenuto dei poteri, i Ghost Tricks. Tramite essi e i consigli del vostro luminoso amico dovrete riuscire a modificare il fato della giovane, manipolando l’ambiente in cui vi trovate e modificando le circostanze sino a ottenere il verdetto di “Destino Cambiato”. Da qui in poi inizia la storia vera e propria che avrà come obiettivo fare luce su tutta la vicenda che vi ha reso ciò che siete.

Con queste premesse si dà il via alla storia di GT. Storia che viene suddivisa in capitoli e costellata di piccoli o assurdi colpi di scena che vi faranno rimanere di stucco sino a giungere al finale. Ovviamente non rivelo nulla, ma GT è uno dei pochi giochi ad avere un finale completo, drammatico, credibile (entro certi limiti) ma soprattutto COERENTE. La storia in se non è troppo semplice e presente alcuni punti leggermente più complessi, ma alla fine vengono risolti tutti i misteri e non vengono commessi plot-holes, lasciando al giocatore che ha finito la partita una bellissima sensazione di completezza.

Sempre in relazione alla trama bisogna spendere due parole sui personaggi. In un gioco dove gran parte dell’azione è espressa tramite dialoghi è necessario che essi dispongano del giusto carisma e ciò puntualmente accade in questo titolo. GT contiene una mole impressionante di personaggi tutti caratterizzati alla perfezione, ognuno col proprio comportamento e ognuno irresistibilmente amabile, dai protagonisti della vicenda alle figure di contorno, ognuna di esse rimane impressa nella mente del giocatore in maniera piacevole e naturale, quasi come incontrare un conoscente.

Gran parte della caratterizzazione di questi ultimi è dovuta alle loro animazioni, tutte diverse e originali e tutte rese alla grande dal motore grafico del gioco.
E’ proprio questo aspetto a far risaltare ulteriormente questo titolo, infatti sebbene la grafica del gioco sia prettamente in 2D, essa si dimostra essere al passo dei tempi grazie all’incredibile fluidità dei movimenti, anch’essi facenti parte della caratterizzazione di ogni singolo personaggio.

Le musiche, come da tradizione della software house, sono estremamente varie e corrispondono sempre alla situazione presentata. Si va dai siparietti comici con musichette allegre sino a passaggi più tesi e drammatici, i cui risvolti risuonano nella mente del giocatore tramite appunto una colonna sonora semplice ma efficace nel trasmettere la gravità del momento (indimenticabile la tensione venutasi a creare in un momento in cui pare che venga addirittura infranta la quarta parete!). Altro aspetto degno di nota è la sensazione di semplicità che viene trasmessa dalle varie tracce, quasi una canzoncina che mantiene il tono generale dell’avventura (che ricordiamo essere basata su argomenti non proprio semplicissimi come la morte e l’omicidio) non dico allegro ma straordinariamente leggero.

I comandi sono abbastanza semplici e (tranne certi passaggi dove ci vuole il giusto timing) non richiedono particolare destrezza. L’avventura in se non risulta essere troppo difficile ma darà comunque di che scervellarsi e qui forse troviamo uno dei pochi motivi che mi ha un po’ lasciato con l’amaro in bocca. Anche se ciò risulta essere una prerogativa del genere, non riesco ancora ad abituarmi al fatto che per risolvere gli enigmi a volte devi andare a caso, creando sequenze di eventi che possono essere plausibili ma innaturali e un po’ forzate…

Al di là di questo aspetto ci si trova davanti a un prodotto completo sotto ogni aspetto, la cui longevità si assesta su livelli accettabili e che per la stessa natura del gioco non presenta particolari spunti di rigiocabilità, magari dopo alcuni mesi dall’averlo finito vi potrebbe venire voglia di riassaporare certe atmosfere e allora ci si può tranquillamente divertire per ore (sebbene senza l’incentivo di una trama mordente).

Mi sento quindi in obbligo di consigliare questa perla (ahimé ritenuta dai publisher italiani indegna di consistente pubblicità) a chiunque sia in possesso di un Nintendo DS o 3DS e sia in cerca di un’avventura semplice e allo stesso tempo soddisfacente e profonda. Non ne rimarrete delusi!

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