Titanfall (Xbox One, Xbox 360, PC)

La nuova frontiera degli sparatutto!

Castlevania: Lords of Shadow 2 (PC)

Il risveglio di Dracula!

Rayman Legends (PS Vita)

Si ritorna nella Radura dei Sogni!

New Super Luigi U (Wii U)

Il regno dei funghi si tinge di verde!

Playstation All-Stars: Battle Royale (PS3, PS Vita)

I personaggi Sony si prendono a mazzate!

martedì 14 giugno 2016

Prime impressioni su Resident Evil 7

Usiamo preziose ore di lavoro ma, come i lettori sapranno, sono sempre stato un fan sfegatato della saga di Capcom (facilmente deducibile dal fatto che gran parte delle mie recensioni sono dedicate a questo franchise). Eccoci quindi a commentare il trailer di Resident Evil 7 uscito poche ore fa durante la conferenza E3.

Intanto ho apprezzato moltissimo la scelta di rimanere sul vago riguardo il titolo del gioco presentato, difatti non era facile capire di cosa si stesse parlando. Poteva essere un nuovo capitolo di Silent Hill, oppure un horror game alla 'Outlast' o qualcosa di completamente nuovo, tuttavia credo che in pochi si aspettassero un atmosfera simile per un gioco appartenente alla saga di Chris Redfield e Jill Valentine. Le immagini mostrate descrivono una realtà rurale dell'America dei giorni nostri (come confermato sullo stesso sito della Capcom) e pongono l'accento sull'angoscia e il decadimento, con frequenti momenti dove vediamo carne in putrefazione e in genere elementi marcescenti. Le immagini si susseguono velocemente e i pochi(ssimi) accenni di trama sono ridotti ad un "She's back!!" e ad alcune silhouette in penombra di un uomo in una sedia a rotelle. Per evitare spoiler non esporrò le mie idee al riguardo. 

Purtroppo non viene mostrato niente in termini di gameplay ma il poco visto sta dividendo in due il mondo videoludico: chi da una parte gioisce per la nuova direzione che sembra abbia preso, chi invece dice che gli sviluppatori abbiano snaturato la natura di Resident Evil. Ciò secondo me è dovuto all' "imbastardimento" che abbiamo subito con gli ultimi capitoli. E' inutile ricordare che le atmosfere dei vari 4,5,6 fossero assai più leggere e marcatamente più action, d'altra parte ora Capcom potrebbe sollevare obiezioni perchè per anni il pubblico videoludico urlava a gran voce un ritorno alle origini o quantomeno un maggiore accento sull'aspetto horror della saga. Ora che hanno accontentato le masse, queste si rivoltano contro perchè è troppo horror. Diciamo che potrei trovarmi daccordo con questa presa di posizione. Resident Evil è nato come 'survival horror' dove il giocatore si trova si in situazioni cariche di tensione, ma ha a disposizione i mezzi per sopravvivere (per quanto scarsi) e si è sempre trattato di un approccio più esplicito, con mostri che sfondano finestre e si rialzano se abbattuti. Ben lontano quindi da quello che il trailer sembra suggerire. 

D'altra parte, è da riconoscere il coraggio che hanno avuto nel dare una sterzata così netta al franchise, che da troppo tempo proponeva situazioni da film blockbuster statunitense dimenticandosi di ciò che fu all'inizio. La data di uscita tutto sommato vicina per fortuna dovrebbe indicare che nei prossimi giorni o settimane avremo altro materiale su cui parlare, intanto per ora non nego di essere veramente eccitato come non lo ero da mesi e non vedo l'ora di vedere che cosa abbiano in serbo gli sviluppatori di quella che, tra alti e bassi, rimane comunque un punto fermo di centinaia di videogiocatori sparsi per il mondo.

Infine per chiunque non avesse avuto modo di vederlo, lascio sotto i due trailers sin'ora disponibili.


AGGIORNAMENTO: i fortunati possessori di un abbonamento PS Plus sono stati in grado di giocare alla demo del titolo e a quanto leggo un buon 50% dei fan affermano di trovarsi di fronte all'ennesimo clone di Outlast. Gli spezzoni di gameplay mostrano la possibilità di brandire un'accetta o di usare un proprio dito (non si sa bene con che scopo) per interagire con l'ambiente circostante. Confermata anche la visuale in prima persona che (con l'eccezione dei trascurabili Gun Survivor per PSX e PS2) vede il suo ingresso nel franchise. Infine sta facendo storcere il naso l'enfasi posta sull'aspetto VR che il titolo avrà nella sua versione PS4. In sintesi sembra che la caratteristica snaturante del titolo sia più  profonda di quanto precedentemente affermato, tuttavia è inutile mandare al macello tutto prima di aver avuto modo di tastare con mano il prodotto. Ci si riserva quindi in futuro di commentare ulteriormente la situazione (magari chiudendola in bellezza con una gran recensione)!

domenica 12 giugno 2016

Primo Gameplay Trailer Di Injustice 2


Durante le finali dell'ESL Mortal Kombat X Pro League Season Three che si sono tenute in California, è stato mostrato il primo gameplay trailer di Injustice 2.
Buona visione a tutti!

mercoledì 8 giugno 2016

Annunciato Injustice 2

 
Warner Bros. Interactive Entertainment e DC Entertainment annunciano oggi Injustice 2, il super potente sequel del videogioco di successo Injustice: Gods Among Us. Il nuovo gioco in sviluppo presso i pluripremiati NetherRealm Studios, presenta un ampio roster di supereroi e suepr cattivi DC e consente ai giocatori di costruire e potenziare la versione definitiva dei loro personaggi DC preferiti. Injustice 2 sarà disponibile per PlayStation4 e Xbox One nel 2017.
Injustice 2 offre la definitiva esperienza di gioco da combattimento firmato DC ampliando ulteriormente le caratteristiche del primo capitolo. Ogni battaglia ci trasporta in un livello nel quale i giocatori possono personalizzare i famosi personaggi DC con uniche e potenti “gear” guadagnate durante il gioco. Per la prima volta è possibile controllare l’aspetto dei propri personaggi, il loro modo di combattere e il loro sviluppo nelle diverse modalità di gioco.

Injustice 2 prosegue l’epica e cinematografica storia di Injustice™: Gods Among Us con Batman e i suoi alleati che lavorano per rimettere insieme i pezzi della società combattendo contro coloro i quali vorrebbero ripristinare il regime di Superman. Nel mezzo del caos una nuova minaccia si palesa mettendo a rischio l’esistenza stessa della Terra. I giocatori possono scegliere in un grandissimo roster mai offerto prima d’ora in un gioco di combattimento, spaziando dai classici Batman, Superman, Supergirl e Aquaman fino ai nuovi cattivi come Atrocitus e Gorilla Grodd. Le battaglie si svolgeranno in arene che si sono evolute in altezza e larghezza e che sono ambientate in famose località come Metropolis, Gotham City e Atlantis.

Per celebrare l’annuncio di Injustice 2 i fan che hanno scaricatol Injustice™: Gods Among Us mobile possono sbloccare le versioni Injustice 2 di Superman e Aquaman nelle modalità Sfida. Pubblicato nel 2013 e interamente sviluppato da NetherRealm Studios, Injustice: Gods Among Us mobile è disponibile gratuitamente su App Store e Google Play.
 
“In Injustice 2, introdurremo nuove caratteristiche che cambieranno l’esperienza degli appassionati con i giochi di combattimento”, ha dichiarato Ed Boon, Creative Director, NetherRealm Studios. “Siamo sempre interessati a spingere il genere verso nuovi orizzonti e consentire ai giocatori di personalizzare e potenziare i loro supereroi e super cattivi DC è un significativo salto di qualità”.
“Espandere l’universo DC nei videogiochi continua a essere una delle nostre priorità e Injustice 2 mostra un gameplay divertente e una storia originale capace di portare i personaggi in vita per i giocatori”, ha dichiarato David Haddad, President, Warner Bros. Interactive Entertainment. “NetherRealm Studios offirà ai fan un’esperienza di personalizzazione e combattimento completamente nuova con i famosi personaggi DC”.
 
 

sabato 4 giugno 2016

Recensione: Resident Evil Revelations 2 (PS3, PS4, PS VITA XBOX 360, XBOX ONE, PC)


“Con questo capitolo segniamo il ritorno della saga alle sue radici”. Ormai troppe volte CAPCOM ha incluso questa frase durante l’annuncio dell’ennesimo capitolo di Resident Evil, a volte ha mantenuto, a volte no. Resident Evil Revelations 2 rappresenta un passo nella giusta direzione ma mi addolora constatare quanto certe scelte abbiamo declassato questo titolo da piccolo capolavoro di nicchia a gioco piacevole ma dimenticabile. Il titolo si presenta suddiviso in 4 capitoli, con distribuzione da ‘telefilm’ seriale che risulta essere inutile e fastidiosa e che dovrebbe essere abbandonata il prima possibile da chiunque abbia pensato che sia una buona idea avere alla fine di ogni livello le anticipazioni di quello successivo o il recap di quanto appena giocato. Come ultima nota introduttiva vorrei aggiungere che non riesco a capire in che direzione stia andando la saga tra spin-off e serie principali e soprattutto a cosa faccia riferimento il sotto-titolo ‘REVELATIONS’, visto che sia in questo che nel capitolo precedente non credo ci siano state queste grandissime rivelazioni, ma partiamo con ordine.

MA DI CHE STIAMO PARLANDO?

Cronologicamente situato tra RE5 e RE6, il gioco si snoda in due archi separati 6 mesi l’uno dall’altro (un po’ come nell’ultimo capitolo ufficiale) e vede l’alternarsi delle avventure di due coppie di personaggi. La prima coppia di protagonisti si trova contro la sua volontà in un’isola sconosciuta al largo delle coste russe ed è composta dalla veterana Claire Redfield, sorella di Chris, e Moira Burton, al suo debutto nella saga canonica e figlia dell’adorato Barry che per i cultori della serie rappresenta la principale fonte delle battute più ilari visti nei capitoli precedenti. Le due appartengono a ‘TerraSave’, un’associazione non-gov dedicata al supporto delle persone e popolazioni colpite da attacchi bioterroristici. Si può pensare ad essa come la risposta soft alla più aggressiva B.S.A.A. protagonista dei precedenti capitoli. Ad ogni modo le due vengono rapite assieme ad altri membri e trascinate in un luogo oggetto di precedenti sperimentazioni dove dovranno sopravvivere sia ai numerosi nemici sia a trappole ed enigmi spesso mortali. 
La seconda coppia è composta dal padre di Moira, Barry Burton e da Natalia. Quest’ultima è una prigioniera dell’isola che il primo incontra appena arrivato e di cui si farà carico della sua protezione per tutta l’avventura mentre cerca di salvare la figlia. La trama non griderà al miracolo ma presenta diversi colpi di scena, alcuni assolutamente predicibili, altri un po’ meno, altri ancora che aspetti sin da metà gioco e ti chiedi quando li faranno vedere per poi lasciarti con l’amaro in bocca (o no?). Infine mi dispiace constatare che secondo me non si è tenuta fedele alle premesse: sin dalle prime battute si capisce che la tematica del titolo sia basata sui concetti di paura e di cambiamento (o metamorfosi), queste potevano essere il motore portante di meccaniche innovative sia a livello di trama che di gameplay, invece tali concetti rimangono sullo sfondo e sono riportati alla mente solo grazie ai vari files e dialoghi sparsi per l’avventura. Peccato.

MA I PERSONAGGI?
Qui si inizia già ad accusare delle note dolenti, a partire dai personaggi. Sin dalle prime battute non sarà difficile per il giocatore iniziare a provare una certa antipatia per la dolce Moira, caratterizzata a livello estetico e caratteriale come la tipica adolescente sboccata e irrispettosa degli adulti (specialmente del padre) ma che fortunatamente durante il gioco subirà dei cambiamenti che la renderanno un po’ più apprezzabile. Come la figlia, anche il buon signor Burton ha risentito un po’ degli anni passati a giacere nell’ombra e a mio dire non rispecchia quello visto nell’ormai storico primo capitolo, specialmente a livello di dialoghi. Questi rappresentano per me uno dei veri difetti del titolo: cheesy, innaturali e fuori luogo, le battute che i protagonisti si scambiano sembrano spesso un pretesto per far vedere al giocatore non americano la varietà di parolacce che sono riusciti a inventarsi nel corso di 400 anni di storia. Per far capire al lettore, viene riportato un breve estratto di questo scempio:

- Fucking technology!

- Yeah! Fuck it right up in the ass! (ridendo)
Ok che il titolo non ha assolutamente la pretesa di portare chissà quale illuminazione culturale a chi ne usufruisce, ma in diverse situazioni ha rovinato molte scene che di per sé sarebbero state piacevolmente epiche, riducendole invece a grandi momenti di WTF interiore che complessivamente hanno sminuito la soddisfazione nel portarlo al termine. Ci si riprende un po’ nel finale con una citazione dei precedenti capitoli che mi ha fatto letteralmente gridare di gioia.

CI SONO GLI EFFETTI PARTICELLARI??
A livello tecnico nulla da dire in bene o in male. La grafica si presenta leggera e piacevole, senza particolari effetti speciali al di fuori dell’effetto graniglia che ormai va tanto di moda nei giochi ritenuti survival horror ma che per me rappresentano solo 15 minuti che dovrò spendere a cercare un modo per disattivarlo (opzione non prevista nelle impostazioni del gioco). I personaggi sono modellati abbastanza fedelmente rispetto alle precedenti apparizioni e quelli nuovi risultano comunque abbastanza caratterizzati, sebbene dia un po’ fastidio la mancanza di un minimo di sincronia labiale durante i dialoghi.  Le cutscenes non faranno gridare al miracolo ma comunque le ho apprezzate molto, specialmente a livello di animazioni facciali.

CAVOLO CHE SOUND!
La colonna sonora riprende in parte quella del capitolo precedente, confermandosi adatta allo scopo senza però fare breccia nel cuore del giocatore, che se ne dimenticherà appena finito. I nemici hanno urli e versi caratteristici che aiutano nell’identificazione, in particolare uno di questi sarà assolutamente fondamentale per il combattimento e ha rappresentato uno dei punti più alti dell’intero gameplay. Scandalo fu causato dal cambio della storica doppiatrice di Claire, ma personalmente credo che la nuova arrivata abbia comunque compiuto un ottimo lavoro, a differenza dell’antagonista principale e di Natalia, la cui natura kawaii viene leggermente snaturata appunto dalla voce un po’ poco emotiva...

LEGNOSO O NO?
La giocabilità si presenta su buoni livelli, con l’abbandono dell’orribile meccanica di schivata del primo Revelations, sostituita da una decisamente più utile e che spesso salverà la vita del personaggio, specialmente contro i boss. Il gioco prevede la possibilità di alternare il controllo rispettivamente tra Claire/Barry e Moira/Natalia, questo per permettere sia la risoluzione di enigmi (abbondanti ma tranquillamente abbordabili), sia la pianificazione di strategie di battaglia che tuttavia risentiranno della deficienza di IA del personaggio non controllato. I nemici infine sono vari e abbastanza angoscianti, anche se molti di loro avranno una sorta di bersaglio disegnato sul corpo con scritto sopra “colpisci qui per farmi veramente male”, altri invece saranno veramente tosti e faranno passare dei brutti (bei?) momenti al giocatore incallito, specialmente considerando che alle modalità di gioco più difficoltose, sarà raro avere più di una manciata di proiettili, caratteristica questa ben apprezzata da chi, come me, piace anche dover gestire con intelligenza le poche risorse disponibili. Infine si nota una certa coesistenza tra la campagna di Claire (temporalmente situata nel passato) e Barry, in quanto le azioni compiute dalla prima con la sua compagna andranno a influenzare l’avventura del secondo, in particolare il numero di nemici da affrontare e l’ottenimento di armi e munizioni.

DURA TANTO?
La longevità si attesta sulle 6-8 ore, in particolare 4 capitoli ciascuno da un’oretta circa per personaggio. Particolarmente corta quindi, ma ricompensata da un elevato tasso di rigiocabilità e dalle modalità sbloccabili dopo il completamento della campagna. Questo, sommato ai due DLC disponibili e alla modalità RAID, rende Revelations 2 come un titolo complessivamente lungo.

MA QUINDI CHE MI STAI DICENDO?


In sintesi questo capitolo rappresenta per me una grande occasione mancata. Il gioco in sé diverte e motiva l’utente a finirlo più e più volte per sbloccare la pletora di ricompense e ulteriori modalità di gioco. Anche i nemici tutto sommato originali e ognuno con la propria meccanica per poter essere sconfitti stimolano il giocatore a ragionare un minimo, il tutto condito da un’ottima economia delle munizioni che si fa sentire a partire dal livello di difficoltà ‘Survivor’. Parlando dei difetti, non penso ovviamente ai contenuti di livello tecnico perché non sono mai stati il punto di forza della saga, più che altro alle scelte fatte in fase di caratterizzazione dei personaggi poco chiare o fini a sé stesse: non fanno ridere, non fanno piangere e (con le dovute sporadiche eccezioni) non coinvolgono il giocatore, che finisce alla fine per disinteressarsi del fato di questi. Anche la trama aveva del potenziale da cui attingere, in una saga che ormai si basa solo sull’ennesimo outbreak di un virus, il concetto di paura poteva essere impiegato in maniera più attiva nelle meccaniche di gioco (per dirne una, come fece a suo tempo ‘Amnesia’) o quantomeno che desse spunti di riflessione al giocatore. Infine la scelta di aprire un filone narrativo che ebbe la sua gestazione nel lontano Resident Evil 5 e di chiuderlo brutalmente in un capitolo (o forse no?) rappresenta l’ennesima zappa sui piedi di CAPCOM, che si è rimosso da solo uno dei pochi motivi che potessero invogliare esperti ammazza-zombie ad investire altra pecunia nei successivi capitoli di questa saga.


VOTO: 7 / 10



giovedì 2 giugno 2016

Nuovo Video Per Pokémon Sole E Luna


Oggi alle 15 (ora italiana) è stato rilasciato un nuovo video per Pokémon Sole e Luna. In questo video vengono presentati i due leggendari di copertina, che sono Solgaleo (il leone) e Lunala (il pipistrello); poi vengono presentati anche la regione, che si chiama Alola, il nuovo professore e la sua assistente, il nuovo pokédex ed un amico del protagonista.
Poi si potranno scannerizzare dei codici QR per registrare i pokémon nel pokédex, individuare il loro habitat e mettersi alla ricerca dei Pokémon che non si sono ancora catturati (questa funzione non viene mostrata nel video, ma sul sito ufficiale).
Buona visione a tutti!