Titanfall (Xbox One, Xbox 360, PC)

La nuova frontiera degli sparatutto!

Castlevania: Lords of Shadow 2 (PC)

Il risveglio di Dracula!

Rayman Legends (PS Vita)

Si ritorna nella Radura dei Sogni!

New Super Luigi U (Wii U)

Il regno dei funghi si tinge di verde!

Playstation All-Stars: Battle Royale (PS3, PS Vita)

I personaggi Sony si prendono a mazzate!

venerdì 2 dicembre 2011

Game Over: Infamous Festival of Blood (Playstation 3)

In occasione dell'Halloween di quest'anno la Sucker Punch (divenuta da poco studio interno della Sony) ha deciso di rilasciare un "DLC", se così possiamo definirlo, per il suo titolo di punta Infamous 2.
Ho messo quelle virgolette in quanto il gioco è assolutamente stand-alone, permettendo quindi a tutti di fruirne il contenuto senza dover obbligatoriamente possedere il gioco completo.

Presentato quest'anno al GamesCon tenutosi a Colonia, il gioco condivide la stessa ambientazione di Infamous 2 (la città di New Marais) e prende luogo durante una festività chiamata Pyre-Night, un misto tra Halloween ed il Martedì grasso.
Il protagonista, dopo essere stato morso dalla vampira Bloody Mary, si vedrà costretto a combattere orde di vampiri per poter tornare nuovamente un essere umano.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di giocare ad Infamous 2 ma avendo finito il primo posso ovviamente constatare i numerosi miglioramenti, sia in termini di grafica che di gameplay.

Iniziando dalla grafica, ci si accorge subito di come i modelli dei personaggi siano stati realizzati con più cura rispetto ai "manichini" del primo episodio. Finalmente Cole vanta di animazioni realistiche e di una cura tecnica che rende giustizia alla personalità del personaggio, purtroppo castrata nel primo episodio da espressioni e movenze veramente banali (per fortuna l'ottimo doppiaggio salvava la situazione).
Sebbene il protagonista sia ovviamente il modello più curato, anche i vari nemici vantano una realizzazione di tutto rispetto, con movimenti e azioni perfettamente in regola con la loro natura vampiresca.
L'unico personaggio per cui sono rimasto un pò amareggiato è Zeke, il miglior amico di Cole, reso più realistico ma al contempo più brutto d'aspetto in confronto al suo esordio.
Le ambientazioni, anch'esse migliorate rispetto al primo, risultano abbastanza variegate e piacevoli da esplorare e da osservare, non stonando con la qualità complessiva del gioco.

Se avete afferrato la storia del titolo è facile intuire che il gameplay, a causa della trasformazione di Cole, ha subito dei cambiamenti. Innanzitutto in questo episodio non dovremo fare scelte morali, per cui non ci saranno i "momenti karmici" o azioni che ci faranno diventare buoni o cattivi. Oltre alla barra dedicata alla carica elettrica di cui cole dispone, vediamo un nuovo indicatore relativo al sangue da lui succhiato ai poveri malcapitati in mezzo al suo cammino (è evidente quindi che non avrebbe avuto senso inserire la barra del Karma, in quanto siamo obbligati ad uccidere civili). Grazie ad esso possiamo utilizzare l'abilità che a mio parere rende questo DLC la base per ogni episodio futuro: lo sciame di pipistrelli.
Quest'abilità permette di librarci rapidamente attraverso la città (ovviamente fino all'esaurimento della barra) rendendo molto più divertenti ed immediati i vari tragitti da dover percorrere quando dobbiamo raggiungere un punto specifico della mappa. Succhiare sangue permette inoltre di ricaricare immediatamente tutta l'energia, cosa particolarmente utile negli scontri più concitati.

Come ultima impressione sul gameplay mi sembra giusto segnalare che in generale si sente meno il bisogno di usare i poteri "elettrici" in questo episodio, in quanto spesso e volentieri attraverso gli attacchi melee (ora potenziati grazie ad un bastone in dotazione al protagonista) sono più che sufficienti per abbattere i nemici comuni, oltre ad essere obbligatori per eliminare definitivamente i vampiri (con il classico colpo dritto al cuore).

La longevità del titolo purtroppo è la vera pecca, e nonostante il costo veramente contenuto (viene venduto a 10 euro circa) avrebbe fatto piacere una main quest leggermente più lunga, che per fortuna una volta conclusa viene sostituita con le missioni create dagli utenti (dalla qualità piuttosto ballerina purtroppo). Un punto a favore per la gestione dei potenziamenti, ora ottenibili solo raccogliendo i collezionabili, fattore che allunga leggermente la durata complessiva, sopratutto se siete interessati nell'ottenere il 100% dei trofei.

Tirando le somme, Festival of Blood si rivela come una gradevole sorpresa che grazie ad un prezzo altamente accessibile ed ad una qualità di tutto rispetto si pone come acquisto obbligato se le precedenti avventure di Cole vi hanno divertito e cercate qualcosa di particolare ma non troppo longevo.
Se tutti i DLC, o comunque le avventure in DD vantassero di questa qualità probabilmente sarebbero i fan stessi ad iniziare a richiederli, senza il terrore di avere contenuti castrati da software house che hanno poca voglia di impegnarsi e che desiderano fare soldi facili.
Complimenti quindi a Sucker Punch, e speriamo che il prossimo episodio della saga principale mantenga la stessa qualità con cui ci hanno abituato.

giovedì 27 ottobre 2011

Game Over: Green Lantern - Rise Of The Manhunters (Xbox 360)

Quest'estate è arrivato nei grandi schermi il film dedicato al personaggio della DC Comics "Lanterna Verde", e ovviamente non poteva mancare il classico tie-in, uscito però curiosamente mesi prima rispetto alla pellicola.
I giochi collegati a film in uscita non sono mai stati famosi per essere dei gran titoli, ma fortunatamente ci sono state alcune piacevoli eccezioni (provate X-Men Origins: Wolverine) e posso parzialmente anche includere Green Lantern tra questi.

Il gioco è un action-adventure che vede come protagonista la neo-lanterna Hal Jordan in una storia successiva a quella del film. Dopo la morte di Abin Sur, il figlio Amon giunge su Oa per partecipare al funerale del padre, quando all'improvviso il pianeta viene attaccato dai Manhunters, una razza robot creata dai Guardiani prima che essi costituissero il corpo delle lanterne verdi.
La storia scorre piacevolmente durante il gioco e i vari dialoghi tra i personaggi (doppiati in italiano) convincono, se non fosse per alcune traduzioni discutibili (come quella della storica frase di Lanterna Verde).

Strutturato nella solita formula Hack-And-Slash, X ed Y sono dedicati rispettivamente agli attacchi veloci ed a quelli pesanti, B ad afferrare i nemici ed A al salto, ed infine LB e RB vengono utilizzati per pararsi e per sferrare un rapido attacco che ci permette di passare da un nemico all'altro senza interrompere l'indicatore combo. Non è finita qui però, grazie ai punti esperienza guadagnati oltre a potenziare le combo standard potremo acquistare dei "Costrutti", armi che vanno ad ampliare il comparto di attacchi disponibile per il giocatore.
Ogni costrutto può essere assegnato ad uno dei 4 tasti principali ed utilizzato aprendo una comoda selezione attraverso il tasto LT o RT (quindi possiamo "trasportare" un totale di 8 costrutti contemporaneamente). Essi variano dalla semplice mitragliatrice fino ad una gigantesca corazza robotica utilizzabile per sbarazzarsi dei nemici più grossi e tosti, e aggiungono non poca varietà e divertimento ai sicuramente ripetitivi combattimenti del gioco.

Meritano una nota personale i pochi livelli in cui voleremo con il protagonista da un luogo all'altro ed in cui il gameplay si trasformerà in uno sparatutto a scorrimento. In questa modalità con il tasto X spareremo a raffica, mentre con Y potremo usare un homing attack diretto a più nemici contemporaneamente.
Inoltre, riempiendo completamente la barra speciale assumeremo le sembianze di un caccia militare, causando la morte quasi imminente di ogni nemico si ponga di fronte a noi.

Il comparto grafico del titolo non fa gridare al miracolo, ma risulta comunque gradevole, anche grazie al motore del gioco che non rallenta quasi mai l'azione, persino a fronte di parecchi nemici su schermo. Purtroppo le ambientazioni appaiono un pò scarne, e i modelli dei nemici si possono contare sulle dita di una mano.
Come già detto, il doppiaggio risulta abbastanza convincente ma purtroppo una pessima traduzione dall'inglese all'italiano e alcuni problemi nel volume delle voci e della musica del gioco rendono alcune volte difficoltoso seguire cosa stanno dicendo i personaggi. Per quanto riguarda la colonna sonora vera e propria non mi sbilancio perchè non mi è sembrata particolarmente memorabile.

La longevità si attesta sulla media, 8 ore affrontato a difficoltà massima. Proprio quest'ultima un pò delude, garantendo dei nemici un pò stupidotti e semplici da battere persino nella modalità Cavaliere Verde (il livello massimo). Ovviamente anche qui la varietà dei nemici non aiuta, e non appena memorizzati i "pattern" fondamentali di quelle 3-4 tipologie che incontreremo tutto diventa molto semplice.
La semplicità del titolo diventa ancora più evidente se affrontato in cooperativa con un nostro amico (purtroppo solo offline) che ricoprirà i panni di Sinestro. Basterà infatti aspettare 10 secondi dopo essere stati sconfitti per ritornare in battaglia, a patto che non muoia anche il nostro compagno (scenario altamente improbabile).
Aggiungeteci giusto due orette se volete finire il gioco sbloccando tutti gli obiettivi, e di conseguenza scovando tutti i collezionabili (piuttosto facili da trovare).

Tirando le somme, credo che Green Lantern - Rise of The Manhunters si collochi sopra la media dei vari giochi tie-in e rappresenti un valido titolo sia per i fan del personaggio che per chi vuole semplicemente passare un paio d'ore con un hack & slash un pò ripetitivo ma tutto sommato divertente, complice anche la possibilità di essere giocato in cooperativa con un amico.

Fatemi sapere cosa ne pensate della recensione, se credete ci siano cose che posso migliorare nell'analisi del gioco o se semplicemente volete dire la vostra su questo titolo. Alla prossima!

mercoledì 19 ottobre 2011

Quick View: Motorstorm Apocalypse

In questi giorni, tra una lezione e l'altra, mi è capitato di iniziare a giocare ad un gioco che avevo comprato a poco prezzo per poi lasciarlo abbandonato a se stesso.. Sto parlando di Motorstorm Apocalypse, terzo episodio della saga che accompagna la ps3 sin dal lancio della console.

I comandi del gioco sono piuttosto basilari: con R2 accelleri, L2 freni, X usi un turbo che prolungato causa l'esplosione del veicolo, quadrato e triangolo invece sono utilizzati per speronare gli avversari.
Chi ha giocato ad Excite Truck su Wii noterà una certa somiglianza (positiva) nella struttura dei comandi.

Non avevo grandi aspettative a essere sinceri, avendo già provato sia il primo Motorstorm che la demo di Motorstorm Pacific Rift senza che riuscissero ad entusiasmarmi particolarmente.
Eppure, non appena iniziata la modalità Festival (ovvero la "storia") mi è riuscito difficile scollarmi dal pad.
Questa modalità ci permette di vivere le vicende del gioco attraverso 3 personaggi diversi, ognuno corrispondente ad una difficoltà di gioco sempre maggiore. Per quanto il doppiaggio italiano sia pessimo il tutto sta in piedi e permette di avere un simpatico intermezzo tra una gara e l'altra.

La forza del titolo a mio parere consiste nella dinamicità delle varie piste, che ad ogni giro della gara variano in maniera imprevedibile (e spettacolare aggiungerei) lasciando il giocatore non solo strabiliato dalla maestosità degli eventi, ma anche in difficoltà per non finire spiattellato da qualche parte.. Il titolo Apocalypse non è infatti messo a caso, ma vuole proprio enfatizzare l'aspetto principale del gioco, l'ambientazione apocalittica, con un mondo soggetto a continua distruzione per mano di madre natura.
Complice di tutto questo è ovviamente un comparto grafico di tutto rispetto, che sebbene soffra di alcuni problemi di aliasing e qualche altro difettuccio qui e là riesce a rendere senza problemi la grandiosità delle distruzioni.


La varietà delle modalità riesce ad aumentare la longevità del titolo, permettendo attraverso le sfide di rigiocare le gare già vinte della storia ma con avversari decisamente più cattivi, e con le sfide a tempo di cimentarsi a stabilire nuovi record (senza avere mai incidenti!!).
Purtroppo per quanto riguarda la modalità Online non posso sbilanciarmi in quanto i server mi sono sembrati abbastanza vuoti.

In definitiva non un titolo imperdibile ne una killer application, ma se siete in cerca di un gioco di corse divertente con cui distrarvi, e magari rimanere piacevolmente sorpresi dalle piste, Motorstorm Apocalypse fa al caso vostro!

venerdì 26 agosto 2011

Game over: Sonic Colours (Nintendo DS) e Sonic negli ultimi anni

Come si può facilmente capire dal titolo, intendo parlarvi di un gioco da me iniziato e finito in questi giorni: Sonic Colours per la console portatile Nintendo Ds.
Prima di iniziare è necessario però fare una premessa..


Per quanto sia un accanitissimo fan di Sonic The Hedgehog, storica icona dei videogiochi nonchè mio affezionato personaggio ludico, è innegabile che negli ultimi anni trovare un gioco decente con protagonista il riccio blu è stato sempre più difficile. Dopo il terribile Shadow The Hedgehog (disponibile per GC/XBOX/PS2) ed il pessimo remake di Sonic Adventure (chiamato DX: director's cut, disponibile per PC/GC) che letteralmente peggiorava un ottimo titolo per dreamcast aggiungendo bug ed imprecisioni varie, c'è stato un calo a picco per la star SEGA.


Sonic The Hedgehog 2006 (o Sonic Next Gen., com'è stato nominato varie volte, disponibile su X360/PS3) fù schiacciato dalla critica con voti decisamente negativi, e sebbene il gioco mi piacque molto era impossibile non notare i numerosissimi difetti che rendevano il gioco non dico ingiocabile, ma quasi.
Su Wii il riccio blu esordì con Sonic and The Secret Rings, titolo che ottenne voti passabili ma che onestamente mi fece veramente schifo.. In questo gioco Sonic si muove automaticamente su dei binari prestabiliti, uccidendo la libertà di movimento ma sopratutto rendendo il gioco molto macchinoso ed a mio parere frustrante. Il seguito, Sonic and The Black Knight, eliminò il "problema" del movimento automatico per passare ad un quasi classico controllo libero del personaggio, e si rivelò anche abbastanza divertente sebbene durasse veramente poco, mi bastò un pomeriggio per finirlo..


Come rovinare un personaggio
Per fortuna sembrava proprio che Sonic e le console portatili andassero d'accordo, infatti i vari Sonic Advance si rivelarono ottimi giochi a mio parere, mantenendo la classica struttura dei giochi di Sonic a cui siamo affezionati. Con l'arrivo della nuova (ormai vecchia purtroppo) portatile Nintendo la mascotte blu scese in campo in piena forma, con due giochi veramente degni di nota: Sonic Rush ed il suo seguito Sonic Rush Adventure.

Dopo aver sbattuto la testa contro il muro i ragazzi del Sonic Team devono aver iniziato a capire che c'era qualcosa che non andava, e infatti nel 2008 esce Sonic Unleashed (disponibile per X360/PS3/Wii) che riesce finalmente a regalarci un gameplay in 3D veramente divertente, riuscendo a trasmettere perfettamente lo spirito del riccio più veloce del mondo. Ovviamente non poteva mancare la spina nel fianco, qui rappresentata dalle sezioni notturne dove saremo obbligati ad usare il maledettissimo Werehog (Sonic trasformato in lupo mannaro) in dei livelli platform che non poche volte risultano anche frustranti..
Carino, ma veramente corto


Non mancano vari titoli "di contorno", come i vari Mario & Sonic (disponibile per X360/PS3/Wii) che personalmente non posso valutare in quanto non li ho giocati (lo so, devo recuperarli), il divertentissimo Sonic & Sega All Stars Racing (disponibile per X360/PS3/Wii) che consiglio sia ai fan nostalgici Sega che ai fan dei racing game in stile Mario Kart. Sonic Free Riders (esclusiva X360), ennesima incarnazione della saga racing su hoverboard, sfrutta la (a mio parere già fallita) periferica Kinect della Microsoft, obbligando a muoverci in maniera abbastanza legnosa per vedere il personaggio comportarsi come dovrebbe. Un vero peccato, infatti il gioco si mostrava abbastanza completo e divertente, se non fosse per il fatto che il pessimo uso del Kinect faccia rimpiangere una versione tradizionale che utilizzi il "vecchio" e caro controller.
Lato sinistro = Figata

Arriviamo quindi a Novembre 2010, con l'uscita di Sonic Colours per Nintendo Wii e Nintendo DS sembra proprio che il Sonic Team abbia fatto centro. Finalmente un gioco come si deve che viene acclamato anche dalla critica online.
Stranamente, a causa degli impegni universitari e della voglia di giocare al Nintendo Wii, mi ritrovo ad aver finito prima la versione portatile del gioco, sebbene possegga quella casalinga quasi dal giorno del lancio.

La storia, come solitamente nei giochi di Sonic, è molto semplice e consiste nel solito piano del Dr. Eggman per conquistare il mondo. Questa volta l'arcinemico del riccio decide di aprire un Parco Giochi intergalattico, sfruttando l'energia degli alieni Wisps, esseri in grado di fornire un'energia praticamente illimitata.
Il nostro protagonista ovviamente non perde tempo a salvarli, e scopre presto che grazie ad essi può entrare in possesso di nuovi poteri per combattere il malvagio baffone.

A differenza della versione Wii, tutta la storia del gioco viene raccontata attraverso vignette a parte pochissimi video cg, e devo dire che la narrazione scorre abbastanza piacevolmente.
Il gioco sfrutta bene le potenzialità grafiche del DS e riesce a regalarci dei modelli poligonali gradevoli e degli stage di tutto riguardo. Il modello di Sonic, simile a quello già visto nei precedenti Rush non sfigura neanche nei Bonus Stage dove il personaggio è interamente visto in 3 dimensioni.
Stessa cosa si può dire della colonna sonora del gioco, che gode a mio parere di un'ottima conversione dalla versione casalinga a quella portatile, con sottofondi piacevoli e quasi mai ripetitivi.

Sonic e i Wisps
Il gameplay è ovviamente influenzato dai vari Wisps che incontreremo durante il tragitto, ognuno dei quali donerà a Sonic un potere differente. Se da un lato abbiamo quindi il classico gameplay preso dai precedenti titoli su Nintendo DS, quindi Homing Attack e Turbo disponibili, dall'altro abbiamo piacevoli innovazioni che ci permetteranno di scovare i segreti nascosti in ogni livello, oltre che aiutarci nelle varie Boss Fights. Quest'ultime risultano molto divertenti e ognuna richiede un'appropriata strategia (sebbene molto semplice).

Come già detto prima, ogni gruppo di livelli, se raccolto il numero di Rings necessario, permette di affrontare un Bonus Stage sullo stile di Sonic Rush / Sonic 2 / Sonic 3D e conquistare uno dei 7 agognati Chaos Emeralds. Queste inoltre sono le uniche fasi del gioco in cui controlleremo Sonic tramite touch-screen. Inutile dire che raccogliendoli tutti si avrà una sorpresa gradita..

Il gioco, per quanto offra anche varie missioni secondarie, a mio parere dura troppo poco.. Mi sono bastate 5 ore per completarlo con tutti i Chaos Emerald, e non nascondo che qualche livello in più sarebbe sicuramente stato piacevole da giocare.

Non ho nient'altro da dire su questo titolo, oltre che consigliarlo spassionatamente ai fan di Sonic ed a tutti quelli che hanno voglia di un titolo allegro e anche abbastanza immediato per Nintendo Ds.
Speriamo bene!
Il riccio blu è tornato, più in forma che mai! Adesso non resta che aspettare Sonic Generations (in uscita a novembre per X360/PS3/3DS), e sperare che il Sonic Team ci azzecchi di nuovo!

A presto per un nuovo articolo fatto dal sottoscritto!

lunedì 8 agosto 2011

Apertura del blog: I videogiochi e la mia vita

Essendo questo il mio primo post intendo iniziare scrivendo qualcosa di abbastanza personale.

Ognuno vede i videogiochi in maniera diversa, com'è giusto che sia. Per alcuni è un semplice passatempo, per altri una passione, per altri ancora un ossessione.
Nel peggiore dei casi giocare ai videogiochi può essere un modo per fuggire e non affrontare una realtà che purtroppo ci piace poco, fornendo assolutamente tutti gli strumenti per isolarci dagli altri.
Per quanto questo "hobby" possa avere aspetti negativi, sicuramente ne ha altrettanti positivi.

Possono farci fare nuove conoscenze, possono aiutarci a creare bei ricordi assieme ai nostri migliori amici, possono aiutare a rilassarci dopo aver compiuto il nostro "dovere" giornaliero.

Personalmente, io ho sempre organizzato nella mia mente i vari eventi della mia vita in base ai videogiochi che stavo giocando o che magari uscivano in quel periodo. Potrebbe sembrare strano, ma mi spiego meglio.


Se devo pensare all'asilo, penso ai pomeriggi passati insieme ai miei amici davanti agli emulatori per snes e megadrive, magari giocando a bomberman o a sonic (eh si, non potendo avere console mi arrangiavo per come potevo).

Se penso alle elementari, collego magari la seconda elementare all'arrivo della Playstation in casa mia, a Final Fantasy 7, Rayman, Crash Bandicoot 3, e così via.
Gioco LEGGENDARIO!



Ovviamente, ricordo anche nello specifico di certi eventi a quali giochi giocavo, quindi i videogiochi mi aiutano spesso e volentieri a ricordare particolari della mia vita che magari dimenticherei altrimenti.

In ogni caso, i videogiochi per me hanno sempre rappresentato qualcosa di allegro, colorato, e sopratutto di compagnia con i miei migliori amici.

Non sono mai stato in particolare un giocatore solitario, persino i giochi single player preferivo finirli assieme a un amico, magari facendo a turno. Credo che essi siano un piacere da dover fruire con qualcun altro, e non da soli.

Crescendo, ho avuto modo (purtroppo) di assaporare cosa significhi giocare per fuggire da una situazione (familiare o scolastica), e a mio parere non è affatto piacevole. Ho avuto anche modo di vedere con i miei occhi cosa significhi letteralmente abbrutirsi e rendersi solitari usando come strumento di evasione i videogiochi. Tutte cose che sicuramente fanno riflettere, e che mettono un attimo sotto un'altra prospettiva quella che è la propria passione, non sempre fonte di bene, e sopratutto dagli effetti altamente variabili da persona a persona.

Ora come ora ho vent'anni, frequento l'università (fuori sede) e non ho più il tempo che avevo prima da dedicare alla mia passione, ma come ho detto prima credo che non ci sia soddisfazione più grande dello svagarsi un'oretta o due dopo una giornata di impegno e lavoro.
Sonic = Videogames
E' bello uscire a divertirsi con gli amici, com'è bello dedicare un pò di tempo da soli a se stessi, o magari in compagnia, coltivando la propria passione.

Qui intendo condividere con voi i miei pensieri riguardo essa, sperando possano aiutarvi a scoprire un titolo che magari non conoscevate, o a vedere certi aspetti del mondo videoludico da una prospettiva diversa.


Concludo quindi il mio primo post.. Ne seguiranno altri, ovviamente! A presto!