mercoledì 25 settembre 2013

Recensione: The Wonderful 101 (Wii U)

Viewtiful Origins 
Era il 2002 quando Capcom annunciò i 5 giochi che avrebbero dovuto aiutare la complicata situazione del Gamecube, ai tempi in difficoltà per le scarse vendite e per il supporto dalle terze parti un pò altalenante (dov'è che ho già sentito una cosa del genere..). Tra questi cinque giochi figura Viewtiful Joe, picchiaduro 2D a scorrimento diretto da Kamiya e prodotto da Inaba. Nel gioco vestivamo i panni di Joe, un semplice cittadino che per salvare la propria ragazza finisce dentro il mondo di Movieland, dove si può trasformare in Viewtiful Joe, super eroe con nessuna scelta se non quella di combattere orde di nemici e boss stravaganti. Il gioco non ebbe un grande successo commerciale ma venne molto apprezzato dai fan ricevendo anche un sequel ed uno spin off picchiaduro in stile Smash Bros.
Esattamente 10 anni dopo la sua uscita arriva Wonderful 101, realizzato da Platinum Studios e diretto ancora una volta fa Kamiya. Questa volta non è quindi un solo eroe ad aiutare la situazione difficile della console Nintendo, ma ben 100 (più uno, il videogiocatore).

L'unione fa la forza
Presentato inizialmente come Project P-100 il gioco sembrava una nuova avventura in stile Pikmin dove al posto dei piccoli alieni Nintendo si controllavano super eroi in lotta contro creature gigantesche, salvando contestualmente i cittadini trasformandoli in "eroi temporanei". Dopo essere stato spostato dalla Launch Window (i primi 3 mesi della console) ad Agosto si è fatta sempre più luce sul titolo (giustamente aggiungerei), mostrando sessioni di combattimento più elaborate, nuove sezioni di gioco con gameplay stile Rail Shooter e più dettagli sui suoi protagonisti.
Nel gioco vestiremo inizialmente i panni di Wonder Red, maestro timido e insicuro nella sua vita quotidiana e super eroe di "professione".

Col proseguire del gioco si uniranno alla nostra squadra tutti gli altri eroi incaricati di proteggere il pianeta, ognuno con le sue abilità peculiari.
Ma la vera forza dei Wonderful non risiede nelle singole abilità, ma nella possibilità di unirsi per creare devastanti attacchi, utilizzando appunto ciò che il gioco chiama Morfounione.
Grazie ad essa potremo potenziare i nostri attacchi rendendoli giganteschi e devastanti a livello di danni, ma anche ben più instabili. Basta infatti un colpo ben assestato dei nemici per far volare via i nostri compagni stordendoli temporaneamente (e più in particolare lasciandoli in mutande), rendendoci ben più deboli e vulnerabili.

I vantaggi delle Morfounioni sono fruibili anche nelle parti esplorative, dandoci la possibilità di creare ponti, scale, strutture e quant'altro.

Mazzate ragionate
Sebbene all'inizio attaccare i nemici casualmente potenziando al massimo la propria abilità possa sembrare una strategia vincente, presto ci si rende conto che buttarsi a capofitto contro un nemico spesso corrisponde a grosse bastonate (e per presto intendo molto presto).
Infatti, a differenza di molti altri titoli moderni, già alla difficoltà Normale ogni nemico deve essere analizzato per capirne il pattern d'attacco e conseguentemente elaborare una strategia adeguata a batterlo.

 Non spaventatevi se all'inizio incomberete in qualche Game Over, una volta padroneggiato il sistema di combattimento come si deve il tutto diventa molto più semplice, divertente ed appagante. Questa curva di apprendimento non è nuova per coloro che hanno giocato titoli come i vecchi Devil May Cry o Bayonetta, ma i giocatori più smaliziati potrebbero trovare questo ostacolo iniziale abbastanza fastidioso.
Con lo scorrere delle missioni il sistema di combattimento si fa sempre più profondo e l'acquisto dei potenziamenti è tutt'altro che opzionale, tanto dal poter tranquillamente dire che per godere appieno di ogni meccanica bisognerebbe prima finire il gioco.

Beatiful View
Per quanto riguarda il comparto grafico il titolo non eccelle in quanto a modelli dei protagonisti, ma gira quasi costantemente a 60fps inchiodati, con qualche sporadico rallentamento nelle situazioni più concitate. Non mancano svariati effetti grafici per rendere il tutto stupefacente e piacevole alla vista, enfatizzati anche dalle tonalità accese del motore grafico. La fluidità senza compromessi (o quasi) in un gioco del genere non è assolutamente da sottovalutare, e compensa ampiamente ciò che manca a livello puramente poligonale. Un plauso anche alle ambientazioni del titolo, tutte ottimamente realizzate e moderatamente esplorabili (sicuramente più di quanto ci si possa aspettare inizialmente).

Un po' meno notevole la telecamera, che in alcuni casi creerà qualche disagio nella "lettura" delle situazioni più concentrate e confusionarie, causando qualche errore di troppo.
Ottimo anche il doppiaggio Giapponese del gioco, sempre azzeccato in ogni situazione e pronto a trasmetterci la sua passione durante tutta la durata dell'avventura.
Anche la traduzione italiana è stata eseguita egregiamente e non ho notato particolari errori o interpretazioni fuori di testa.


Uno schermo non basta
Occorre anche spendere qualche parola sul Gamepad, utilizzato principalmente come radar (utile per trovare civili magari poco visibili su schermo), per le Morfo Unioni e per alcune parti del Gameplay un po' più particolari (che non voglio rovinare a nessuno). Il gioco è ovviamente affrontabile nella sua totalità con il controller Pro e con il Gamepad in modalità Off-Tv, ma perdereste alcune trovate degli sviluppatori veramente divertenti.

Non sarà nulla di rivoluzionario, ma aggiunge sicuramente valore alla qualità complessiva del titolo.
Forse nelle situazioni più concitate preferirete usare l'analog destro per le direzioni delle Morfo unioni, specialmente la spada di Wonder Blue per la quale è richiesto tracciare una linea retta abbastanza precisa.


Per concludere Wonderful 101 rappresenta un vero e proprio "Wonderful" inizio per il periodo di ribalta della console Nintendo, che in pochi mesi vedrà arrivare diversi titoli di altissimo calibro.
L'opera di Kamiya è si particolare ed esigente, ma tutti coloro che riusciranno a passare oltre i piccoli difetti e la difficoltà iniziale si ritroveranno con un'avventura avvincente ed un sistema di combattimento solido e soddisfacente. 

Il titolo occuperà circa 15/20 ore per il primo playthrough, ma grazie alle numerose cose da fare (come trofei e missioni secondarie) ed ai collezionabili potrà tranquillamente durarvi il doppio.
Se avete già apprezzato i titoli di Kamiya e della Platinum acquistatelo ad occhi chiusi, idem per chi adora l'umorismo e l'esagerazione giapponese. Per tutti gli altri The Wonderful 101 rappresenta un'ottima occasione per godere di un'esclusiva valida, divertente e originale, come poche ormai sono presenti nel mercato videoludico. Non lasciatevelo scappare.



Voto:
9

2 commenti:

  1. Bella recensione, il gioco anche dai video che ho visto sembra bello. Una domanda ha anche il multiplayer?

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  2. Grazie! Il gioco ha una modalità missioni che è possibile giocare fino a 5 giocatori, ma purtroppo la storia principale è giocabile unicamente in Single Player.

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