lunedì 4 novembre 2013

Recensione: Pokemon X e Y (Nintendo 3DS)

Se dovessimo condensare le portatili Nintendo in un solo gioco non stupirebbe assegnare alla saga dei Pokémon questo ruolo.
Oltre a diventare un brand ormai noto mondialmente tramite diversi media (cartoni, fumetti, film, giochi di carte) i due giochi originali causarono un incredibile boom nelle vendite del Gameboy e conseguentemente del Gameboy Color. Da allora è tradizione che ogni portatile Nintendo vanti di almeno due episodi della saga (o quattro, se proprio vogliamo essere precisi).
Dopo aver raggiunto l'apoteosi del Pokémon tradizionale con Bianco e Nero 2 per Nintendo DS (e aggiungerei anche Pokémon Heart Gold e Soul Silver) finalmente la serie fa il salto tanto atteso dai fan: un mondo completamente realizzato in 3D.

Come da tradizione tutto inizia in camera nostra, dove il protagonista si sveglia per cominciare il suo viaggio, e già dall'inizio possiamo notare sostanziali differenze rispetto agli episodi precedenti.
Innanzitutto adesso è possibile scegliere l'aspetto del nostro protagonista, oltre che il sesso. Inoltre grazie ad una funzione guardaroba potremo acquistare e far indossare i vestiti più disparati al nostro alter ego allenatore, novità sicuramente gradita aumentando anche l'immersione nel gioco e rendendo veramente personale il nostro personaggio.
Questa volta inoltre non sarà un professore a consegnarci il nostro Pokémon iniziale (come al solito selezionabile tra le tre tipologie: Acqua, Erba e Fuoco) bensì il gruppo di ragazzi con cui affronteremo la nostra avventura. Una volta presa la prima medaglia e superate le prime battaglie che fungono un pò da tutorial del gioco giungeremo alla prima grande città della regione: Luminopoli.
Qui conosceremo finalmente il Professor Platan, esperto nello studio delle megaevoluzioni, che non perderà tempo a combattere contro di noi per poi donarci il nostro secondo starter, selezionabile tra i tre storici di Pokemon Rosso e Blu.
Comincia così il nostro viaggio nella regione di Kalos, che ci farà scoprire una nuova generazione di Pokémon oltre che nuove evoluzioni mai viste delle specie già conosciute.

Il fattore sopresa in questo gioco non risiede solo nello scoprire le nuove specie sparse in Kalos, ma anche e forse specialmente riscoprire le vecchie conoscenze realizzate ed animate totalmente in tre dimensioni (ed anche ottimamente aggiungerei). Sin dai primissimi incontri potremo apprezzare come adesso ogni Pokémon "vive", "esegue" realmente ogni attacco e "subisce" danni in maniera convincente grazie a delle animazioni particolari per ognuno (e non è roba da poco vista la quantità). L'unico elemento che stona è la presenza dei vecchi "versi", ad eccezione per Pikachu, che quasi come chicca possiede la "voce" originale del cartone. Un'aggiunta sicuramente gradita, ma che appunto ci fa sperare in un trattamento simile per ogni mostriciattolo presente nel gioco.
Anche le ambientazioni stupiscono per la cura con cui sono state realizzate, segnando un passo in avanti totale rispetto ai vecchi episodi. La regione di Kalos, evidentemente ispirata dalla Francia, non manca di luoghi selvaggi ed inospitali così come di città lussureggianti e piene di vita. Dai bar ai numerosi negozi dov'è possibile acquistare oggetti ed accessori per il nostro personaggio, ogni città sarà un piacere da scoprire ed esplorare.

Numerose sono anche le novità del gameplay, che sebbene mantiene la solita struttura dei combattimenti non manca di stupirci grazie ad alcune nuove opzioni a dir poco fondamentali, prima fra tutte il Super Allenamento Virtuale.
Nella pratica questo allenamento consiste in un mini gioco dove dovremo colpire alcuni palloni giganti a forma di Pokémon tramite appunto dei palloni di calcio. Sebbene il mini gioco non sia niente di stupefacente, il suo effetto invece si rivelerà fondamentale.
Grazie ad esso infatti sarà possibile gestire a nostro piacimento gli Effort Values (o più semplicemente EV) dei nostri mostriciattoli. Cosa sono gli EV? Per non farvi venire i capogiri dirò solo che tramite essi potremo modificare i parametri base del nostro Pokémon, ossia le sue potenzialità latenti concretizzate poi con il salire dei livelli in un aumento delle statistiche. Saremo quindi in grado di rendere il nostro Pokémon equilibrato in tutti i campi (PS, Attacco, Attacco Speciale, Difesa, Difesa Speciale, Velocità) oppure specializzarlo in un parametro specifico, rendendo praticamente infinite le possibilità del nostro team.
Solo questa aggiunta rende infinitamente più profondo l'allenamento dei nostri Pokémon e la pianificazione della nostra squadra, e non sarà inusuale passare parecchie ore nel "preparare" il nostro mostriciattolo perfetto.

Altro nuovo mini game carino ma alla lunga tedioso è il Poké Io e Te, dove potremo "coccolare" il nostro Pokémon per migliorare il rapporto con esso, aumentando la probabilità di colpi critici in battaglia.
Anche la distribuzione dei punti esperienza è stata parecchio velocizzata, grazie ad un condivisore di esperienza che distribuisce i punti a tutti i Pokémon senza neanche bisogno di essere assegnato a un membro specifico della squadra, attivandolo/disattivandolo direttamente dall'inventario. Inoltre i punti esperienza saranno raccolti anche quando un Pokémon selvatico sarà semplicemente catturato, non necessariamente sconfitto.
Sebbene possa sembrare una semplificazione esagerata ho trovato il ritmo di questo gioco adeguato, e i momenti di grinding sfrenato vengono sostituiti da una più attenta scelta del party (che adesso può essere allenato uniformemente) ed appunto il sopracitato Super Allenamento.
L'aggiunta di una nuova tipologia di Pokémon (folletto o fairy in inglese) cambia anche lo status quo delle debolezze dettato dai classici tipi mantenuti sin da Oro e Argento.

Tecnicamente come già accennato prima siamo su ottimi livelli, ed il gioco non manca di occasioni in cui farà cadere la mascella al fan di turno (e non solo) che da anni aspettava una transizione totale in un mondo poligonale. La regione di Kalos è splendidamente realizzata, così come le palestre, e grazie ai giochi di telecamera sarà possibile apprezzarne i dettagli senza penalizzare l'esplorazione che rimane sempre intuitiva.
La grafica leggermente in cel-shading inoltre aiuta a supplire dove il 3DS non arriva e a parte qualche piccolissimo rallentamento durante le battaglie più concitate ed un pò di aliasing non ho mai notato particolari difetti.

Insomma, con Pokémon X e Y siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione del brand, forte di un nuovo motore grafico e di alcune importanti aggiunte al gameplay che rendono più piacevole e scorrevole ma allo stesso tempo più profonda l'esperienza di gioco.
Il titolo può tranquillamente durare una 40ina di ore per la storia principale, a cui ovviamente va aggiunto il post-game (leggermente sottotono rispetto ad alcuni titoli del passato ma comunque abbastanza esteso). Se a questo aggiungiamo l'allenamento della propria squadra perfetta grazie al Super Allenamento, il completamento del Pokédex e la parte competitiva/online il gioco può tranquillamente essere considerato infinito.
Pokémon X e Y rappresentano il punto di partenza perfetto per i nuovi giocatori ed al tempo stesso le migliori iterazioni possibili per i veterani. Un plauso quindi alla GameFreak ed alla Nintendo, che ancora una volta hanno saputo regalare al 3DS una perla immancabile che qualsiasi piattaforma dovrebbe invidiare.

Voto:

9

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